La storia la scrivono i vincitori o il potere che dir si voglia, a volte alcuni storici di buona volontà la indagano, ma si basano su documenti e testimonianze che il più delle volte sono scritte dallo stesso potere o dai suoi servi di turno. Difficile trovare la Verità in questo contesto. Anche per la presenza di postulati filosofici tesi a confermare il suo andamento.

Questo non è mai cambiato, a nessuna latitudine, in nessun luogo e sotto nessuna forma di potere verticale, la storia è, per lo più la narrazione che comoda a chi comanda nel periodo che viene narrato, sorretta dalla Filosofia (quella permessa e consacrata nel medesimo periodo) che, come nel caso di quella occidentale, si fa in quattro per consentire la “prova pseudo-scientifica del valore del sistema vigente.

Le eccezioni sono rarissime, spesso parziali (partendo da presupposti spirituali comuni non può essere che così) ed il più delle volte relegate nel pensiero utopistico se non addirittura folle od eretico.

Il problema vero, però, non è solamente la relatività della narrazione e la manipolazione dei presupposti o postulati che dir si voglia, ma il terreno che lo rende possibile. L’assenza di una spiritualità veramente libera e non teleguidata, l’incapacità di una reale elevazione; l’abitudine al consenso e l’uso della paura e delle pulsioni elementari da parte del potere rendono vane dichiarazioni d’ipocrita principio tutte le roboanti sicumere su Morale ed Etica; rendendo così facilmente attuabile la manipolazione storica.

È il principio per il quale roghi, esecuzioni, campi di sterminio, segregazioni vengono attuate dal potere, ma partecipate attivamente da moltitudini di spettatori impegnati nel condividerle, sino a trasformarle in spettacolari fenomeni di massa.

Senza questo supporto spirituale esse non avrebbero affatto l’effetto che hanno. Per comprenderci nessun dittatore avrebbe senso senza le sue masse di supporto. Senza le fiaccole, le parate fra ali di folla, i balconi aperti su piazze popolate di seguaci urlanti. Nessuna Inquisizione, più o meno Santa, riuscirebbe davvero senza la compartecipazione di linciaggi estemporanei, caccia alle streghe diffusa, delazioni e corruttele.

Questa degenerazione che viene definita “Natura Umana” è , opportunamente, coltivata dal potere elitario, sino alla teorizzazione del suo compimento, definita a volte Marketing… più spesso Comunicazione, a volte Mainstream.

Come opporsi?

Cosa permette di reagire a tale ipnosi?

Su cosa si fonda la capacità di restere?

Sembra ripetitivo da parte del vostro umilissimo ed inutile scrivano ma è la forza dello spirito, la superiore coscienza, la capacità d’ascolto del proprio maestro interiore che ci dona la possibilità di annusare istintivamente l’inganno, la bugia. Il culto della verità e la coscienza dell’ambiente che ci circonda che ci dona la sapienza del leggere fra le righe di un racconto che è SEMPRE, narrato da chi vince e dalla forma del medesimo potere che poi ne consegue. Restando umilmente lontani da pompose affermazioni , per altro false, come “La Storia siamo noi”, perché quella che ci raccontano e ci obbligano a studiare ci usa ma non è la nostra