I riferimenti ad Orwell e al suo 1984 si sprecano, in realtà è abbastanza normale per la letteratura di anticipazione prevedere efficacemente il futuribile e nel caso di Orwell l’appartenenza a circoli iniziatici gli ha facilitato il compito.

La letteratura fantasy e di anticipazione è sempre stata ritenuta una forma letteraria minore, ma non lo è.

Tutto sommato, pur con il massimo rispetto per gli scrittori realistici in questione, è più facile parlare di quel che c’è, descrivere l’evidenza, studiarne le circonvoluzioni e le evoluzioni; molto più complesso inoltrarsi nelle possibilità ed ancor più complicato inventare un mondo altro , ma coerente, partendo dall’umanità presente.

Il Lavoro dello “scrivano” d’anticipazione e fantasy è complesso, faticoso,mantenere la coerenza nel racconto, soprattutto se si tratta di una Saga è un lavoro articolato e minuto.

Alla fine c’azzecchi quasi sempre, soprattutto se parli delle brutture e dell’oscurità, sebbene l’umanità ti stupirà inoltrandosi in angoli ancora più oscuri ed abbruttiti.

Più difficile parlare del bello e del buono, dell’evoluzione, mancano i riferimenti, rischi la retorica, la descrizione zuccherosa. Non è affatto un caso che una saga come “IL TRONO DI SPADE” abbia tanto successo, alla gente piace la descrizione minuta della miseria umana, tutte le loro aspettative sono “programmate”per questo, la competizione selvaggia li stimola, amano i personaggi negativi. Sono cresciuti in questi riferimenti culturali e ne bevono con grande piacere

Quando mi avvicinai al/alla fantasy, dopo innumerevoli letture, mi accorsi di questo, la descrizione prevalente era del potere, della sua crudeltà, delle ragioni della vittoria ad ogni costo. Una sottile programmazione ad una realtà fortemente competitiva.

È per questo che pur mantenendo la “struttura” del/della Fantasy classica, nei miei libri cerco di descrivere una forma di potere necessaria, a misura d’anima.

Sapevo che se avessi scritto soffermandomi sulle battaglie, sullo spargimento di sangue, sulla lotta per il potere avrei ottenuto maggiore successo, così come per la Fantascienza, se avessi scritto di epiche battaglie galattiche di sterminati imperi in eterno conflitto, se mi fossi soffermato su questo aspetto di cui pure scrivo, oppure se avessi scelto di prevedere l’abbrutimento ed il graduale immiserimento dell’umanità avrei centrato il bersaglio.

Così come avrei avuto maggiore successo soffermandomi sulle immancabili e, tutto sommato, indispensabili scene di sesso.

Ma cerco lo spirito, le storie dell’anima è per questo che ho scelto di scrivere Fantasy, fantascienza e poesia