Meravigliosa apparizione
di Luce Compassionevole
che interviene a portare sollievo
anche nel cimitero cosmico
fatto di antimateria
o di qualcosa del genere
di recente
scoperto
da non so quale team di scienziati anzi,
non ricordo nemmeno se è composto
soltanto da scienziati o anche
da altri tipi di esperti eruditi . . . (autentico NdA)
Un cimitero cosmico, hanno detto,
di stelle esplose, di energie esaurite,
antimateria forse è solo una metafora
da non intendersi come licenza poetica
ma come un equivoco imputabile
alla mia memoria un tempo impeccabile
e ora lesionata abbastanza
come il resto di ciò che resta di me.
Non riesco a ricordare dove l’ho letto.
Sono sicuro che, antimateria
o non antimateria, in quell’aggregato
cosmico oscuro convergano
le energie di innumerevoli sogni irrealizzati
o giunti a capolinea kaliyugico.
E tante scorie psicoenergetiche
anche, ne sono certo,
dimorano là riposando
poco e male,
altro che in pace.
Un dark web degli Archivi Akashici
fluttua ora triste in serenità
ora ruggente in titanismo frustrato
di Vita che non si arrende all’inesorabile
decorso epocale e transepocale,
non, almeno, se non
potè vivere davvero Esperienze
alcune delle quali magari è stato
meglio evitare ma altre
è stato crudele precludersele
o interromperle prima che fiorissero . . .
Gramsci infatti disse che
“il 999 ‰ delle ghiande
vorrebbe diventare quercia
ma finisce a far da cibo per i porci”.
A volte, per i disorientati
invece, o per gli affamati
che è legittimo
e doveroso nutrire
se vogliamo far persistere
un SENSO NOBILE AMOREVOLE
DELLA VITA, E NON UNO SOLTANTO.
Sta di fatto che senza porci al potere
difficilmente esisterebbero
Esseri affamati o disorientati.
E la Vita che si è immolata
a volte può rimanere frustrata
per l’irrealizzato anche se si è data
in offerta per una nobile causa.
Alla volta di quel cimitero
quantico di corpi celesti
consumati e di sogni esauriti
o abortiti convergono anche
egregore di Amori ed Odii,
scorie psichiche di ogni tipo
comprese quelle che emette il me ferito
disperatamente assuefatto a pasticche
che leniscono il dolore quanto basta
ad evitare di farmi impazzire,
quanto basta a simulare
l’intensità dell’appagamento
CHE RESTA UN DIRITTO DI NASCITA.
EPPUR SONO ANCORA SICURO
DI POTER RITROVARE ENTUSIASMO
ED EMPATIA CHE COME EMULIENTE DI VARIABILI
DI UN’ABRACADABRA LIQUIDO EXTRASISTEMICO
PORTA SOLLIEVO NEI PUNTI IN CUI
LE MIE CARNI E IL MIOAGGREGATO SPIRITUALE
E LA MIA ANIMA O ESSENZA SONO STATE MORSE BRUTALMENTE.
Vi farò mangiare le vostre lucide armi.
Dio / Dea
eroga Prezioso Disinfettante
appunto di Suoni resi Musica.
L’unica via d’uscita
è la presenza, anche anestetizzata
al Qui-Ed-Ora – permette Salvezza deflagrante
anche dentro
il cimitero cosmico di antimateria
e qui, pure, in un pianeta morente
che potrebbe ancora ascendere.
Con o senza macroguerra.
Con o senza macrocatastrofi.
Da vivi o da morti
a livello corporeo.
Una cosa è certa:
dopo essermi messo di fronte ad uno specchio
che riflette anche ciò che di te è più tremendo
e aver vissuto i mea culpa del caso,
dopo aver perdonato
e capito e abbracciato
le sofferenze di chi su di noi ha infierito
ora ho davvero il diritto
di rifiutarmi di dare in pasto
questa storia ed infinite altre
a padroni
che suini
nel senso da Gramsci inteso
lo sono perché lo vogliono essere.
Le ragioni dell’ira
accettate e soddisfatte.
Sudditi conviventi accerchiati
da un rave di Spiriti inquieti
non saranno protetti dal alcun d.l. borghese:
nessuno torcerà loro un capello
ma dovranno riconvertire
anche loro
i danni e le iniquità inflitte
alla parte di Vita innocente
e anche ad alcuni di noi
Avatar Indefinibili dell’Amore
che introducemmo Psichedelia
come vaccino anti – brutalità,
Metacriminali ora per Amore
vilipeso, e per legittimo Rancore.
Venimmo a regalare il diletto
di un vero autentico Metaverso Quantico
reale dal quale
decidi tu
quando uscire
e per quanto restare. E meritiamo Rispetto.
Non il ladrocinio di chi propone
la sua volgarizzazione
di controllo, ludico mezzo fine a sè stesso
come appunto lo è
virtualizzare realtà facebook-esca – esca
per la coscienza – che non abbacchio!
Esca
dal pertugio, Signora Libertà vilipesa:
se credi in noi
e noi crediamo in te
È FINITA QUESTA LUGUBRE ATTESA. ADESSO!