È evidente, anche il WEF 2024 lo dimostra, che la fase storica sta cambiando. Non si comprenderebbe altrimenti per quale motivo il grande capitale, sotto certi aspetti, colpisca sé stesso e le sue apparenti fonti di perpetuazione.

Molti elevano lamenti sul fatto, per altro evidente, che se non si fa circolare denaro non si può aderire alla “società dei consumi”. È quindi ovvio che se l’intellighenzia capitalistica colpisce proprio questo aspetto, significa che non ha più interesse a mantenerlo, che sta modificando il suo modo di porsi ed è altrettanto palese che tenda ad influenzare, modificandola e determinandola la fase storica.

La colpa peggiore dello pseudo-progressismo, non consiste, tanto e solo, nella rinuncia delle modalità di contrapposizione o nella scelta non violenta, ma piuttosto nella mancata comprensione di questa fase.

Non riescono nemmeno a tradire se stessi con pertinenza e si illudono che la storia non cambi (loro che della storia si riempiono la bocca), rimanendo ancorati a modelli antiquati ed obsoleti, persino nell’adeguarsi alle esigenze del potere (per questo sono destinati alla sconfitta, persisno se si umiliano,come stanno facendo, al suo cospetto).

Da parte sua l’èlite occidentale e mondiale sta cambiando il mondo ed il “sistema”, concedendo tramite le sue esternazioni falso-segrete (WEF, Bildeberg, OMS;Trilaterale ecc..), briciole di conoscenza dei loro intenti, che restano celati in segrete stanze (davvero segrete).

Il cambiamento è profondo, sostanziale e non riguarda solamente la modalità del “Rapporto di potere”, ma la sua sostanza… il Capitalismo si fa 4.0 ed ha sempre meno bisogno di braccia, umane quantomeno. Il proletariato non è più indispensabile e viene fatto gradualmente scivolare verso il sottoproletariato, ristabilendo un rapporto medoievale. Il numero eccessivo di braccia umane e conseguenti bocche, diviene un problema che deve essere risolto depopolando.

La convinzione cripto-marxista che il rapporto capitale-lavoro sia inalienabile ed immodificale se non tramite l’azione rivoluzionaria diviene obsoleto in assenza di proletariato ed in presenza della robotica e della I.A.

Il fatto stesso che si tenda a colpire la piccola borghesia, la classe media, è palese dimostrazione di quanto qui si afferma.

Si umilia la produzione di massa, si colpisce l’industria automobilistica rendendo il mezzo di trasporto individuale un bene di lusso. Si colpisce persino parte del Latifondo, quantomeno nell’area europea, privilegiando laproduzione indutriale in aree appositamente atrezzate.

Si inventa il prestesto della Green Economy per realizzare il disegno di spostamento e dismissione delle aree produttive, si alzano, contemporaneamente, i prezzi rendendo inaccessibili molti beni di consumo. Si priva quello che definimmo proletariato di ogni garanzia di sussistenza colpendo il lavoro (non a caso persino la big-tech licenzia a spron battuto sostituendo l’essere umano con la I.A. e questo dovrebbe far pensare).

Il mondo cambia ed il rapporto di potere spinge verso una nuova visione, una nuova era,, ma la maggioranza del cosiddetto popolo e di quelli che da anni pretendono di esserne rappresentanti, obnubilata ed ipnotizzata in una forma di demenziale resilienza non se ne avvede e si lascia ingannare dall’aspetto esteriormente nobile di molte delle intenzioni dei potenti della Terra.

Non capendo affatto che il mondo che essi vedono, verso il quale li spingono (anche in malo modo se occorre), non li comprende, anzi li ritiene un inutile sovrappeso.