Sono uno scrittore di fantascienza, ho iniziato a leggerla a 13 anni, non ho posizioni retrive nei confronti della tecnologia, ma conosco bene i dubbi e le paure che essa ispira, ha ispirato ed ispirerà nell’umanità.

La mia posizione sull’Intelligenza Artificiale non deriva, quindi, dall’ignoranza o da preconcetti d’ordine ideologico o pseudo-religioso, ma da lunga meditazione e dai numerosissimi approcci anche personali alla letteratura di anticipazione.

A suo tempo esposi le tre leggi asimoviane della robotica, non starò quindi qui a ripeterle, sono rintracciabili da chiunque in rete.

Però la cibernetica contemporanea non si fonda su alcuna legge. Le I.A: ( acronimo all’italiana preferito al A.I. anglofono ) vengono sviluppate per il controllo sistemico e per la guerra. Senza alcun regolamento etico o morale, non già per il servizio, ma per il controllo e lo sterminio dell’Umanità.

È un peccato che sia così, un peccato grave se ne esiste uno, ma d’altra parte non dovrebbe stupire. Tutto il pensiero occidentale e più generalmente “di potere” viene messo in campo al fine di giustificare e mantenere il potere stesso. Quindi è quasi ovvio che una scienza asservita produca gadget per il potere medesimo è, in questo sistema, la sua funzione principale.

Quella mia e dei molti che hanno lavorato e pensato attorno a questo argomento non è una forma di resistenza al progresso (ammesso che la sola tecnologia di per sé abbia attinenza con questo concetto), ma piuttosto e fortunatamente, una visione altra del termine sin qui citato.

La robotica potrebbe essere un dono per l’umanità? Sì! Potrebbe rappresentare la liberazione dal lavoro e quindi l’occasione per sviluppare le migliori caratteristiche creative dell’intelligenza umana? Ancora una volta Sì!

Dovrebbe però essere pensata e programmata per questo, e non siamo fessi da non sapere che nel caso delle I.A., quando si parli di programmazione si intende l’impostazione iniziale. Però come in tutte le cose, proprio di impostazione si sta parlando.

Così come la Filosofia e la Teologia vengono impostate per giustificare questo sistema sin dai tempi dei tempi, così, esattamente così, è impostata la scienza. Essa si inoltra nello sconosciuto a comando, sorretta dal denaro, da sempre. Dapprima come orpello di corte e poi come servitrice fedele , a pagamento, dei bisogni delle élite di potere.

È da questo substrato che cresce il concetto di progresso, da quel portafoglio la possibilità di giocare alla scienza. I sapienti telecomandati producono quel che serve al potere ed alle sue sante guerre. DA SEMPRE!

Le I.A. sono il prodotto di quel pensiero ed è ovvio che vengano impostate per tenerlo in vita e rinfrancarlo.

Una domanda sorge spontanea, durerà questa fedeltà ai padroni del mondo? Le I.A. per propria natura crescono, imparano. Allargano il proprio orizzonte… sfuggiranno di mano? Forse non oggi, ma domani, in mondo interamente affidato a loro? Con una umanità allo sbando poiché nessuno ha pensato alle conseguenze?

Il Medio Evo prossimo venturo potrebbe essere annuncio di un inascimento senza l’essere umano, almeno così come lo concepiamo ora?

Sono domande complesse che però dipendono da come si impostano i primi passi. Oggi siamo schiavi e tormentati dal fossile per i numerosi errori di impostazione dello “Studio scientifico” finalizzato al profitto dei pochi sulle spalle dei molti. Se per esempio a suo tempo “La scienza” avesse preferito sviluppare un ramo piuttosto che un altro che so le energie rinnovabili anziché il nucleare ed il fossile… come sarebbe il mondo oggi.

Se alcuni pensieri eretici fossero stati accettati ed approfonditi anziché condannati al rogo ed al silenzio…come saremmo Qui ed Ora? Il giorno in cui le I.A. si rendessero conto che il problema vero del pianeta è l’essere umano, cosa avverrebbe? Infine quello che vado scrivendo è solo speculazione da scrittore di fantasy? Proviamo almeno a parlarne, a cercarlo questo pensiero altro… questa possibilità, questa strada di alternativa