Sono secoli, nella storia dell’umanità, che si ripete questo modello. Da un nemico all’altro, per mille ed un pretesto, quasi sempre in nome di Dio. In difesa di un confine, di un modello sociale, d’una maglietta colorata, d’uno straccio sventolato… ed oggi dei mostruosi interessi di una multinazionale.

Da secoli, quindi, e la ripetizione del modello dovrebbe aprirci gli occhi sulla continuità del potere. Che attraverso mille travestimenti ed altrettante maschere , si riperpetua Verticale ed Elitario. Sempre diverso ma uguale a sé stesso, nei secoli. Come per le leggi delle addizzioni cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia ed il rapporto 1 a 99 sembra seguire eternamente il vagare dell’umanità e non è un caso!

Eppure dovremmo aver imparato, ma per dirla con Gramsci “La storia insegna , ma non ha scolari”. Osserviamo quindi gli ultimi anni dalla grande farsa della psicopandemia sino ad oggi. L’assoluta ripetitività del modello dovrebbe risvegliare anche un morto di sonno… ed invece…

Si è cominciato con i No Vax (grande prova generale), per poi passare all’orso russo cattivo ed imperialista, al palestinese assetato del sangue del popolo eletto, sino alla deriva del maschio assassino, allo sporco emettitore di CO2, sempre passando per un nemico, un avversario, un mostro da prima pagina.

D’emergenza in emergenza da nemico a nemico, mantenendo per altro gli antagonisti di sempre, la tifoseria avversaria, il paese confinante, l’abitante delle terre del Sud, l’anarchico irridentista, il migrante colorato, quello che non vota, il fascista vero o immaginario. Tutto purchè ci sia un nemico al nostro orizzonte… e il potere gode, mentre in basso, fra la plebe, si litiga per qualsivoglia occasione: dal pane ad uno straccio colorato, purchè si litighi, si competa,ci si azzuffi sul nulla, mentre il potere si pasce del sangue versato, della rabbia inutile, soddisfatto nel vedere l’energia che potrebbe distruggerlo disperdersi in inutili, assurde zuffe da osteria, quando non adirittura in patriottiche e sante guerre (così remunerative , fra l’altro); in momenti d’assoluto terrore per incombenti pandemie portatrici di morte (anche loro molto remunerative).

Ci hanno insegnato, in secoli di obnubilamento, a temere la morte, ad avere paura del buio, a muoverci in branchi… e noi domesticati e fidenti glielo abbiamo permesso.

Quando poi ci hanno richiamato al fronte, contro l’orrendo nemico, siamo corsi con il nostro odio accartocciato in rasca e nel cuore, cercando vendetta contro chi nemmeno sapevamo chi fosse.

Mentre loro litigavano e litigano quasi per gioco, ben seduti nei loro continui banchetti, La guerra, diceva un saggio: “È fatta da gente che non si conosce e si uccide in nome di pochi che si conoscono e non si uccidono”.

Dovremmo ricordarlo ogni volta che il potere , tramite i suoi servi ed i suoi scribacchini, ci indica un nemico nuovo da odiare. Per dirla con Orwell “Per la nstra ora d’odio”.