Ho grande rispetto per l’I King, è stata la primissima forma divinatoria a cui mi sono avvicinato (Tarocchi e Rune sono scelte successive), molti anni fa. D’altra parte qui si parla di un libro antico e sapienziale che accompagna il Tao the King come sua espressione pratica. Un libro che è stato fondamento del potere imperiale cinese per secoli, ma che è stato anche forma sapienziale ed iniziatica per ancora più tempo.

Ho fatto questo tiro per tutti noi, come sempre faccio a cavallo della fine dell’anno, ma questa volta ve ne faccio dono.

In prima istanza esce il 59 HUANN La Dissoluzione: Qualche cosa si dissolve e se ne va e non è solo l’anno che finisce, in questo senso vale la pena descrivere la sentenza “La dissolizione: riuscita. Il re si appropinqua al suo tempio. Propizio è attraversare la grande acqua. Propizia è perseveranza”. È il tempo della dissoluzione ciò che era finisce e quel che deve iniziare si avvicina. Un ottimo responso visto poi come si evolve (lo vedremo dopo). L’egoismo che divide si dissolve, il che in tempi come i nostri è un augurio fondamentale, la cortina di Maja si alza rivelando la verità, che tutti possono vedere. È propizio intraprendere, decidere, fare, la nebbia del mattino si scioglie.

L’i king si chiama anche libri dei mutamenti, non a caso, infatti esso si fonda sul movimento verso il cambiamento, fissando l’istante in cui lo si consulta.

Nove al secondo posto: Durante la dissoluzione egli corre al suo appoggio. Il pentimento svanisce. Ci si muove dal ristagno, si accantona l’odio improduttivo e si impara a vedere quello che si ha di fronte, senza giudizio. Si comprende che il senso di colpa e comunque la condanna sono insensati in un mondo in cui ogni cosa segue le leggi del Karma. Il vivere è fondamento!

Nove al quinto posto: Dissolventi come sudore sono i suoi squillanti richiami. Dissoluzione! Un re dimora senza macchia. Nei tempi di separazione solo un’idea grande riesce a riunificare, così come il sudore disperde la malattia una grande idea libera dal ristagno. Attorno ad essa gli esseri possono radunarsi. Si troverà un centro d’aggregazione.

Nove sopra: Egli dissolve il suo sangue.Andarsene, tenersi lontani, uscire, è senza macchia

Dissolvere il sangue, non cercare le ragioni che dividono, evitare ciò che può ferire, non solo per sé stessi, bensì in chiave altruistica. Il nobile aiuta i suoi ad allontanarsi ancor prima che il pericolo incomba.

È importante definire le due chiavi di espressione del I King che non è solo strumento divinatorio di individuazione delle tendenze, ma anche libro di saggezza ed introspezione. La sua divinazione dipende sempre dalla volontà di agire con rettitudine di cercare la luce quindi i mutamenti vanno intesi sempre come possibilità, sorrette dal destino, che dipendono però dalla volontà di chi ercorre il sentiero.

Se quel che si deve compiere sarà compiuto, se si approfitterà del tempo propizio si otterrà il cambiamento che nel nostro caso è stupendo, infatti i mutamenti danno luogo ad uno dei segni più èotenti ed importanti del Libro dei mutamenti. Un augurio eclatante, importante, molto propizio.

2 KKUNN: Il Ricettivo. Il Ricettivo opera sublime riuscita. Propizio per la perseveranza d’una cavalla. Se nobile ha da imprendere qualche cosa e vuol precedere egli si smarrisce, se invece segue egli trova quida. Propizio è trovare amici nell’occidente e nel meridione. Tranquilla perseveranza porta salute.il Ricettivo è contraltare del Creativo se quest’ultimo opera per esternazione KKUNN lo fa per accettazione ed affidamento, ci si lascia portare dal flusso, muovendosi solo quanto è necessario per mantenere il proprio centro, è stoltezza andare controcorrente quando il Ricettivo è in campo, è benevolo ed è importante accettarlo ed ascoltare.

Ascolto, solidarietà, umiltà sono i fondamenti del ricettivo che è mite per propria natura. Sciogliersi dalla moltitudine questo il significato del cercare amici nell’occidente e nel meridione, accettare di camminare soli se necessario. In tempi tanto propizi non si resterà soli a lungo, d’altra parte la capacità di ascolto ed accoglienza ci renderà auspicabili e ricercati.

Non aggredire, accogliere, non correre in avanti ma cercare il flusso e lo scorrere ed adeguare ad esso il proprio passo. Sciogliersi dalla guerra e cercare la pace. È ovvio che il settentrione e l’oriente non siano propizi, ma questo non ha un significato letterale il settentrione è il luogo delle intenzioni e l’oriente quel che si è già compiuto, non cercare quindi il verticale e non vivere nel passato ma guardare verso il sole che sorge e non verso il tramonto, non sopra ma sotto in quel che si è verso il calore del Sud e non verso il freddo Nord.

Spero avervi fatto cosa gradita con questa , LUNGA, lettura. A presto!